Il Parco Archeologico di Himera, è sito a Buonfornello lungo la costa settentrionale della Sicilia e rappresenta l’antica colonia greca di Himera (oggi Termini Imerese).
La città fu fondata nel 648 a.C e sorgeva sulle sponde del fiume Imera, per questo motivo fu un importante centro politico, commerciale e culturale per l’antica Sicilia e durante la visita non potrete che restare a bocca aperta davanti alle imponenti rovine della città, che ne testimoniano la grandezza e la potenza.
La città fu vittima di numerose incursioni da parte dei Cartaginesi lungo tutta la sua esistenza, fino al 409 a.C quando la città venne distrutta e alcuni abitanti fuggirono per le campagne mentre altri si unirono ai Cartaginesi per la fondazione dell’odierna Termini Imerese (Thermai Himeraiai). L’intera città era inoltre cinta da alte mura di protezione, di cui oggi i resti sono ben visibili.
Il sito fu definitivamente identificato nel XVI secolo ma l’esplorazione archeologica ebbe inizio soltanto tra il 1926 e il 1930, e furono rinvenuti resti di santuari, arredi funerari, ceramiche e oltre diecimila tombe con all’interno alcuni resti di scheletri di soldati e civili, ecco perchè Himera è considerata la più grande necropoli di tutta la Grecia. Alcuni di questi resti sono stati spostati al Museo Antiquarium di Caltavuturo, quindi non saranno visibili in loco. Durante le esplorazioni fu anche scovato l’importantissimo Tempio della Vittoria da parte di Pirro Marconi, un tempo dedicato ad Athena, la dea principale della città, il quale è uno dei migliori esempi di architettura dorica in Sicilia e di cui ancora i resti sono ben visibili e conservati sul sito; in questo tempio sono state ritrovate sfarzose grondaie litiche a teste a leonine che sono state trasferite al Museo Archelogico di Palermo.
Attualmente sono aperte al pubblico la zona del Tempio della Vittoria e quella della città alta, dove si ergeva anche il santuario di Athena, i quali riescono a rendere ai visitatori una fotografia precisa dei principali aspetti della Grecia arcaica e classica, oltre che dell’assetto urbanistico della colonia e della cultura abitativa.