Skip to content Skip to footer

Dove i Fenici incontrarono i Greci e i Romani: il Parco archeologico di Solunto

Il Parco Archeologico di Solunto è uno dei gioielli del territorio siciliano, che vi riporterà ai tempi dei Fenici i quali fondarono l’antica città sul promontorio Solanto, in seguito conquistata da Dioniso I di Siracusa durante la guerra contro i Cartaginesi, e luogo dove poi si insediarono dei mercenari greci e ricostruirono la città sul Monte Catalfano. La città passò poi sotto il dominio romano nel 254 a.C. e si pensa che poco dopo il centro sia stato abbandonato. Tutte le testimonianze delle civiltà che si sono avvicendate sul sito sono ancora ben visibili nelle decorazioni, costruzioni e iscrizioni sia in greco che latino. Purtroppo però le tracce dell’antico abitato sul monte Solanto sono scarse, per via dello sviluppo edilizio, ma la necropoli è invece sufficientemente conservata in quanto si trova fuori dal parco archeologico, nel territorio di Santa Flavia; la zona è costituita da sepoltura ipogea con dromos dentro i quali sono stati rinvenute ceramiche e anfore puniche.
Invece, il sito greco sul Monte Catalfano gode di condizioni migliori. Infatti, i suoi resti sono ben visibili ed il percorso è sviluppato su un tipico impianto greco dove tutte le strade si diramano verso l’agorà; l’architettura domestica si presenta con case su più piani e di particolare interesse è La Casa di Leda grazie alla sua ampiezza, pavimenti con mosaici e opus signinum, mentre si erge di fronte l’agorà un edificio termale, anch’esso con pavimento in mosaico. Particolarità dell’area sono il teatro, che poteva contare su una capienza di 1200 spettatori, e il ginnasio. Entrambi regalano una vista mozzafiato sul mare.